MERCURIO FESTIVAL
il Festival Multidisciplinare con gli artisti al centro della Direzione.
MERCURIO … Dio delle comunicazioni e dei collegamenti tra esseri umani
MERCURIO … il pianeta i cui crateri hanno nomi di artisti
MERCURIO … il metallo liquido composto da particelle che si fondano tra loro, se troppo vicine
CONCEPT
Abbiamo osservato il panorama nazionale dei festival di teatro, danza, musica ed arti performative, per analizzarne dinamiche, contorni, pregi e difetti, individuando un unico comune denominatore: abbiamo riscontrato un contesto italiano in cui ci sono troppi Direttori e poche Direzioni, in cui l’alternativa ai direttori sono call, bandi, giurie popolari, giurie di esperti, premi per chi ottiene più like sui social e/o a chi ha più followers. Abbiamo dunque riflettuto sul ruolo degli Artisti nelle direzioni (artistiche) da prendere, laddove per direzione intendiamo un processo in evoluzione, una crescita, un moto in avanti, una dinamica che si muove senza soluzione di continuità: ci siamo dunque resi conto come questi siano sempre Oggetto di una direzione e mai Soggetto.
Abbiamo provato dunque a immaginare un nuovo modello di Festival, che avesse una peculiarità innovativa e unica, ideando un meccanismo che rende particolare la partecipazione al festival: l’invito al Mercurio Festival non prevede semplicemente la partecipazione ad un (ennesimo) festival, ma comprende l’intento a dare il proprio contributo alla direzione che questo vuole prendere, ad attraversarlo e viverlo quanto più a fondo possibile, confrontandosi con gli altri artisti che lo animano, per diventarne organicamente soggetto atto a determinarne il cammino.
Ogni anno quindi, gli artisti che hanno partecipato all’edizione precedente del Festival, sono chiamati a comporre la Direzione Artistica Partecipata dell’edizione successiva, invitando altri artisti in un simbolico passaggio di testimone che unisce gli artisti di edizione in edizione! Una Direzione Artistica dunque che non si riferisce al significante del “dirigere” e/o “dare direttive” ma che vuole piuttosto mettersi in moto riferendosi a una declinazione del termine Direzione più simile al “direzionarsi” e/o “assumere una direzione verso qualcosa”: questo é stato possibile attivando un meccanismo partecipato estremamente democratico, che gode parallelamente di un sistema di curatela multidisciplinare, per un festival che si assume un rischio culturale unico al mondo nel suo genere, con l’intento di cercare e tracciare nuovi percorsi, fatto di collegamenti, di confronti, di connessioni, come delle particelle di Mercurio, protetti dallo stesso Dio, guardando lontano, almeno quanto la distanza che ci divide dal nostro pianeta di riferimento.
Le domande che sicuramente chi ci legge si starà ponendo sono probabilmente le stesse che ci siamo posti noi nell’atto di ideazione del Mercurio Festival:
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Gli Artisti vorranno assumersi questa responsabilità?
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Ne saranno capaci?
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Gli Artisti inviteranno il loro amico, sodale, parente così come sono pronti a criticare alle Direzioni tout court?
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Una direzione del genere riesce a definire una visione di insieme?
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Questa dinamica originale é in grado di innescare il coinvolgimento di più artisti in un’ unica direzione?
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Dove ci porterà? Dove arriveremo?
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Questo esperimento è destinato a fallire?
Domande aperte.. a cui risponderà solo la Voglia di Provarci e Scommetterci, di anno in anno, edizione dopo edizione!